Questo processo consente agli operatori di adeguare i prezzi alle nuove dinamiche di mercato, alle tendenze dei consumatori e agli obiettivi commerciali. Lo scopo principale è rafforzare la competitività dell'azienda nei confronti dei concorrenti e massimizzare le vendite, mantenendo un equilibrio strategico tra prezzo e performance.
Gli operatori motivano gli aumenti tariffari sottolineando la necessità di riposizionare l’offerta e di garantire la continuità nella fornitura di servizi di qualità, capaci di soddisfare le mutate crescenti esigenze del mercato. La rimodulazione è inoltre giustificata dai significativi investimenti destinati soprattutto al miglioramento della rete, con l’obiettivo di garantire ai clienti una connessione sempre più veloce e affidabile.
Gli aumenti non sono quasi mai generalizzati o indiscriminati, ma riguardano specificamente alcune tariffe.
Per i consumatori privati
Avvisati della modifica tramite comunicazione dedicata via sms, è comune osservare aumenti periodici delle tariffe, che talvolta risultano anche significativi, rispetto alle condizioni inizialmente sottoscritte in negozio.
- TIM e Windtre hanno annunciato un aumento di 2 euro al mese, per i clienti di rete mobile con offerte ricaricabili che includono traffico dati nel bundle mensile, compensando gli euro in più con un incremento dei giga disponibili: Tim, replicando quanto già fatto lo scorso Ottobre, a partire dal 7 Dicembre 2024, aggiungendo 50 Giga, mentre Windtre a partire dall’1 Febbraio 2025, sull’offerta denominata PLUS, raddoppiando i Giga.
- Vodafone aveva già effettuato un aumento di 3,99 euro su alcune offerte ricaricabili, a partire dal 26 Ottobre 2024, reiterando un’analoga rimodulazione in vigore dal 10 Luglio 2024.
Per gli utenti business
Informati della modifica tramite una comunicazione scritta, inviata sotto forma di lettera o direttamente all'interno della fattura, si notano rimodulazioni meno frequenti, più cicliche e che vanno ad impattare non solo vecchie tariffe, ma anche nuove offerte e nuovi clienti.
- Windtre, per la prima volta opererà da Gennaio 2025 un aumento di 2 euro più iva al mese, sulle sue tariffe top “Super Unlimited “e “Super Unlimited Top”, quelle con giga nazionali illimitati. È senz’altro una novità in quanto questo operatore, lato business, si era fin qui distinto per non avere mai applicato aumenti tariffari quando invece gli altri gestori hanno sempre effettuato aumenti nel corso degli anni.
- Tim, dal 1 Gennaio, su alcune offerte, quali precisamente sarà noto a breve, aumenterà il contributo mensile per ciascuna linea di 1,9 euro più iva al mese.
- Vodafone, invece, sta operando diversamente: nelle nuove tariffe voce e dati, rispettivamente “Mobile Smart, Comfort ed Extra” e “Dati Smart e Comfort”. Ha introdotto già nelle condizioni dell’offerta la rimodulazione automatica di 1 euro in più al mese dopo 12 e 24 mesi dall’attivazione.
Diritto di recesso
Trattandosi di modifiche contrattuali unilaterali, il cliente, privato o business, può recedere gratuitamente. Agli utenti privati è comunque concesso di rimanere con le offerte attuali, evitando così l’aumento e mantenendo costo e contenuto, ma hanno l’obbligo di rispondere per sms alla proposta entro determinata data. In alcuni casi è contemplata pure una gradita compensazione: vengono infatti aggiunti 1 o 2 Giga.
Come previsto dall'art. 98-septies decies, comma 5 del D. Lgs. 207/2021, qualora non si accettasse la variazione prevista, si potrà esercitare il diritto di recesso dai servizi dell’operatore attuale, o passare ad altro operatore senza penali né costi di disattivazione inviando una comunicazione, di regola entro 60 giorni dalla comunicazione, avente come causale di recesso “Modifica delle condizioni contrattuali” attraverso uno dei seguenti canali ufficiali, raccomandata AR o mail pec, sito o negozi, messi a diposizione dal gestore.
Andrea Rossini, Chief Consumer, Small & Medium Business Market Officer di TIM, spiega che, dopo essere stati prudenti nel mobile nella prima parte dell’anno, hanno ripreso la campagna di aumenti e che la rimodulazione andrà avanti anche nel 2025. Secondo Tim, la strategia di aumenti appare sostenibile grazie ai buoni risultati ottenuti, con un aumento dell’ARPU e la stabilità dell’NPS (Net Promoter Score), e alla possibile fusione tra Fastweb e Vodafone Italia, che potrebbe rendere le loro politiche di prezzo meno aggressive e favorire comportamenti più razionali, aprendo nuove opportunità di mercato.
Il repricing è dunque un fenomeno che sarà sempre presente e che va inserito nell’ambito della strategia di mercato degli operatori. È una situazione che gli utenti finali devono accettare, ma con la possibilità di contrastarla grazie alle compensazioni offerte e al naturale diritto di recesso, che garantiscono loro un margine di scelta.