IT
frequenza armonizzata nel suo libero impiego in ambito industriale e civile dalla Decisione 2005/928/EC70 con la conseguente disponibilità e destinazione d’uso nei 28 paesi dell’Unione. Su territorio italiano tale frequenza è utilizzata ad esempio dalla tecnologia WM-Bus per la comunicazione smart meter - concentratori.
(2G)
La seconda generazione della tecnologia delle telecomunicazioni mobili, in parte ancora disponibile in alcune aree. Un sistema 2G, oltre alla voce con tecnica analogica, fornisce l'accesso dati a bassa velocità in mobilità (con velocità dell'ordine dei 5-170 Kbit/s), a specifici modem spesso implementati su una chiavetta USB.
(3D NAND technology)
Nuova tecnologia di memoria flash che sfrutta anche la dimensione verticale per la disposizione delle celle di memoria.
(3G)
La terza generazione della tecnologia delle telecomunicazioni mobili. Un sistema 3G, oltre alla voce con tecnica digitale, fornisce l'accesso dati a Internet a banda larga in mobilità (dell'ordine dei 1-50 Mbit/s), a smartphone e altri dispositivi mobili. Il processo di decommissioning delle rete 3G è iniziato in Italia alla fine del 2020 da parte dell'operatore di rete mobile Vodafone
(4,5G)
evoluzione della tecnologia LTE che corrisponde allo sviluppo della release 13 dello standard 3GPP. Questa versione introduce le seguenti novità:
(4G)
La quarta generazione della tecnologia delle telecomunicazioni mobili. Un sistema 4G, oltre alla voce, fornisce l'accesso dati a Internet a banda ultralarga in mobilità (dell'ordine dei 50-500 Mbit/s), a smartphone e altri dispositivi mobili e permette la gestione della QoS (qualità del servizio) per garantire i servizi incluso il trasporto della voce a pacchetto VOLTE (Voice over LTE).
(4G+)
evoluzione della tecnologia LTE che corrisponde allo sviluppo delle Release 10/11/12 dello standard 3GPP. La caratteristica principale che distingue il 4G+ (o LTE Advanced) dall’ LTE è la capacità di offrire velocità più elevate, senza impatto sulle infrastrutture esistenti e sulla qualità del segnale.
(5G)
Insieme di tecnologie di telefonia mobile che definiscono la nuova generazione delle reti mobili e che consentiranno notevoli miglioramenti rispetto alla tecnologia 4G.
Obiettivo: fornire agli utenti/dispositivi finali maggiore efficienza e versatilità.
Principali caratteristiche della rete:
(5G Non Standalone)
Architettura di rete che consente l'erogazione dei servizi 5G basandosi sull'infrastruttura delle reti di quarta generazione. Il trasporto dei pacchetti all'interno delle reti degli operatori mobile viene effettuato sulle "core network" 4G. Tale architettura consente di erogare servizi 5G sfruttando solo una piccola parte delle caratteristiche e dei livelli di performance della tecnologia 5G (ad esempio un miglioramento della velocità della trasmissione e ricezione dei dati).
(5G Standalone)
Nuova architettura end-to-end per l'implementazione delle reti 5G che utilizzerà onde millimetriche e frequenze sub-GHz. Questa modalità utilizzerà una propria core network per il trasporto dei pacchetti completamente indipendente dall'infrastruttura di rete 4G/LTE. L'implementazione di tale architettura risulterà l'elemento chiave per abilitare tutte le caratteristiche innovative e le reali performancedelle reti 5G.
(6GHz)
Spettro di frequenze compreso tra i 5.925 GHz e i 7.125 GHz.
(8 branch Transmit and 8 branch Receive)
Tecnologia MIMO utilizzata nelle reti mobili di quarta generazione e nelle future reti di quinta generazione al fine di aumentare la velocità di trasmissione e la copertura di rete.
Servizio di collegamento di un singolo telefono o un centralino alla rete telefonica mediante linee di tre diverse tipologie.
(RTG)
Il tipo più tradizionale di accesso alla rete telefonica generale (RTG) che fornisce un singolo canale di conversazione a un singolo telefono alimentato dalla centrale telefonica pubblica.
(BRI)
Tipo di accesso alla rete pubblica digitale integrata nei servizi (ISDN) più comune e diffuso che fornisce due canali di conversazione e può supportare fino a otto numeri di abbonato.
(PRI)
Tipo di accesso alla rete pubblica digitale integrata nei servizi (ISDN).
(Session Initiation Protocol)
SIP è un protocollo che fornisce meccanismi per instaurare, modificare e terminare una sessione di comunicazione tra due o più entità attraverso una rete IP.
(Automatic Call Distribution)
Instradamento della chiamata entrante a uno o più interni basato sull'ID chiamante (se programmato in rubrica).
(Access Control List)
Elenco di autorizzazioni associate a uno specifico oggetto.
(Asymmetric Digital Subscriber Line)
Tecnologia che consente di utilizzare la normale linea telefonica in rame RTG per realizzare un collegamento dati a banda larga.
(Automated Frequency Control)
Tecnologia utilizzata per mantenere in modo automatico un circuito risonante sintonizzato sulla frequenza di un segnale radio in ingresso.
Application Programming Interface
interfaccia che consente all'utente di accedere alle informazioni da un altro servizio e integrare questo servizio nella propria applicazione.
(Access Point Name)
Nome di un gateway tra una rete mobile GSM, GPRS, 3G o 4G e un'altra rete di computer (spesso Internet pubblico).
(A2P)
Metodo per creare e mantenere una comunicazione coerente e tempestiva tra il fornitore di un servizio e il cliente.
Conosciuto anche come armadio di distribuzione, è un armadio alto circa 2 metri, atto a interconnettere la tratta telefonica primaria (da centrale telefonica all'armadio) e la tratta telefonica secondaria (dall'armadio all'utente).
(Address and Routing Parameter Area)
Dominio di primo livello del DNS. Inizialmente utilizzato come un dominio temporaneo per facilitare la transizione delle convenzioni di denominazione dell'host ARPANET e dei metodi di distribuzione della tabella host nel Domain Name System.
(Autonomus System)
Entità della rete Internet costituita da un insieme di risorse (router) che afferiscono a una gestione tecnica unitaria e caratterizzata quindi da una propria autonomia rispetto ai provider e in particolare da un gruppo di indirizzi IP raggiungibili mediante rotte alternative.
(Asynchronous Transfer Mode)
ATM è un protocollo di rete per il trasporto dei dati su reti a lunga distanza che incapsula il traffico in celle a lunghezza fissa invece che in pacchetti a lunghezza variabile come nelle reti a commutazione di pacchetto (IP).
(Backend-as-a-Service)
modello di cloud computing in cui il fornitore fornisce agli sviluppatori di applicazioni web e mobili strumenti e servizi per creare un backend cloud per le loro applicazioni. I fornitori di BaaS in genere utilizzano SDK e API personalizzati per offrire agli sviluppatori la possibilità di connettere le loro applicazioni allo storage cloud back-end e funzionalità come la gestione degli utenti, le notifiche push e l'integrazione dei social network.
(BCA)
Telefono analogico 'standard' che può essere collegato direttamente a una linea analogica RTG o a un centralino con derivati analogici.
(Bitstream)
Servizio dati all’ingrosso che consiste nella fornitura da parte dell'operatore di accesso incumbent locale (TIM in Italia) della capacità trasmissiva tra la sede dell'utente e il punto di presenza di un operatore che gli permette di offrire il servizio a banda larga all'utente finale.
(Bitstream NGA)
Servizio dati all’ingrosso eseguito su reti di nuova generazione che consiste nella fornitura della capacità trasmissiva tra la sede dell'utente e il punto di presenza di un operatore che gli permette di offrire il servizio a banda ultra larga all'utente finale.
(Broadband Network Gateway)
Dispositivo che instrada il traffico da e verso il DSLAM sulla rete di trasporto di un Internet Service Provider.
(Bring Your Own Device)
Termine che indica la possibilità di utilizzare il proprio dispositivo personale, piuttosto che l'obbligo di utilizzare un dispositivo fornito ufficialmente.
(Citizen Broadband Radio Services)
Spettro radio di frequenze non licenziate in USA.
(Cloud Direct Connection)
Servizio in cui un provider fornisce una connessione sicura e veloce tra le sedi aziendali di un cliente e i principali fornitori di servizi di Public Cloud.
(Code-Division Multiple Access)
Metodo di accesso al canale utilizzato da varie tecnologie di comunicazione radio.
(Content Delivery Network)
rete di servizi distribuiti che forniscono contenuti a un utente in base alla vicinanza geografica dell'utente ai server. I CDN consentono la consegna rapida dei contenuti per i siti Web con un volume di traffico elevato o un'ampia copertura geografica.
(Connected Device Platform)
Soluzione software che unifica e semplifica la gestione dei dispositivi.
(Call Data Record)
Record di dati prodotto da una centrale telefonica o da altre apparecchiature di telecomunicazione che documenta i dettagli di una telefonata o di altre transazioni di telecomunicazione (ad esempio un messaggio di testo) che passa attraverso tale struttura o dispositivo.
(Carrier Ethernet 2.0)
(PABX)
Dispositivo di commutazione delle chiamate telefoniche a uso privato che interfaccia: linee di giunzione verso la rete pubblica o un altro centralino (trunk line) e i telefoni interni (extension).
(European Conference of Postal and Telecommunications Administrations)
Comitato di 48 paesi europei che cooperano per la regolamentazione delle reti di comunicazione e degli spettri radio.
(Colocation Hub)
I Colocation Hub consentono di interconnettere un data center aziendale con i Cloud Service Provider e i peering partners attraverso una connettività privata ad alta velocità.
(Calling Line Identifier)
Servizio che permette di riconoscere l'origine di una chiamata entrante (identificativo del chiamante) visualizzandone il numero su un display.
(Cloud Computing)
la fornitura di software, storage e altri servizi informatici via Internet (il cloud), piuttosto che essere distribuito su hardware locale. I servizi cloud sono generalmente addebitati su base mensile
(Connectivity Management Platform)
Piattaforme che consentono di gestire le applicazioni e i progetti IoT su un unico dispositivo, garantendo una connettività sicura e affidabile.
(Corporate Owned Business Only)
Pratica che prevede la fornitura al lavoratore di un dispositivo da utilizzare solo per uso aziendale.
(Corporate Owned, Personally Enabled)
Potenziale alternativa al BYOD che sostiene la sicurezza aziendale fornendo al contempo ai dipendenti la flessibilità che desiderano.
(Customer Premises Equipment)
Terminali o apparecchiature associate situate nei locali di un abbonato e collegate al circuito di telecomunicazione di un operatore di rete nel punto di demarcazione.
(Cyber Physical System)
Sistema informatico in cui un meccanismo è controllato o monitorato da algoritmi basati su computer.
(Centralized o Cloud Radio Access Network)
Architettura centralizzata basata sul cloud computing per reti di accesso radio che supporta gli standard di comunicazione wireless 2G, 3G, 4G e futuri.
(Cloud Service Provider)
società che offre un servizio di cloud computing, come ad esempio PaaS, IaaS o SaaS, a privati o altre aziende
Azienda che offre alcuni componenti del cloud computing - tipicamente infrastrutture come servizio (IaaS), software come servizio (SaaS) o piattaforma come servizio (PaaS) - ad altre aziende o individui.
(Cellular vehicle-to-everything)
Piattaforma di connettività unificata progettata per offrire servizi di comunicazione a bassa latenza da veicolo a veicolo (V2V), da veicolo a strada (V2I) e da veicolo a pedone (V2P).
(Private Cloud)
cloud privato risiede nella rete intranet o nel data center ospitato di un'organizzazione, dove tutto l'hardware, la gestione, la manutenzione, la sicurezza e gli aggiornamenti sono di competenza dell'organizzazione
(Distributed Antenna System)
Rete di nodi d'antenna spazialmente separati collegati a una sorgente comune tramite un mezzo di trasporto che fornisce un servizio wireless all'interno di un'area geografica o di una struttura.
(Direct Dial)
Servizio di telecomunicazione offerto dalle compagnie telefoniche agli abbonati che gestiscono un sistema PBX (Private Branch Exchange).
(Dynamic Domain Name Server)
Tecnologia che permette a un nome DNS in Internet di essere sempre associato all' indirizzo IP di uno stesso host, anche se l'indirizzo cambia nel tempo.
Distributed Denial of Service
attacco informatico in cui l'autore cerca di rendere una macchina o una risorsa di rete non disponibile per i suoi utenti, interrompendo temporaneamente o indefinitamente i servizi di un host connesso a Internet.
(Digital Enhanced Cordless Telecommunications)
Standard tecnologico che consente la comunicazione tra telefoni senza fili all'interno di una area di copertura limitata in genere a un edificio con un raggio di poche decine di metri.
(Dynamic Host Configuration Protocol)
Protocollo di configurazione dinamica dell'indirizzo IP: permette ai dispositivi o terminali di una certa rete locale di ricevere dinamicamente a ogni richiesta di accesso a una rete IP la configurazione IP necessaria per stabilire una connessione e operare su una rete più ampia basata su IP.
(Direct Inward Dialing)
Funzionalità offerta dalle compagnie telefoniche per essere adoperata con il sistema PBX (centralino) dei loro clienti, in base alla quale la compagnia telefonica assegna una serie di numeri associati a una o più linee telefoniche.
(Direct Inward Station Access)
Il servizio selezione passante permette a chi effettua una chiamata da rete pubblica di chiamare direttamente un interno di un centralino telefonico privato (PABX), conoscendo il numero dell'interno stesso.
(Domain Name Server)
Sistema utilizzato per la traduzione di nomi simbolici delle risorse della rete internet (risoluzione del nome di host) in indirizzi IP e viceversa.
(Disaster Recovery)
strategia che mitiga l'impatto di eventi negativi (come incendi, inondazioni o interruzioni di corrente) consentendo a un'organizzazione di riprendere rapidamente le operazioni dopo l'evento
Discontinuous reception
metodo utilizzato nella comunicazione mobile per conservare la batteria del dispositivo mobile. Il dispositivo mobile e la rete negoziano le fasi in cui avviene il trasferimento dei dati. Durante le altre fasi il dispositivo spegne il ricevitore o entra in uno stato di risparmio energetico.
(Digital Subscriber Line Access Multiplexer)
Dispositivo di rete, di solito presso l'ufficio centrale di una compagnia telefonica, che riceve segnali da connessioni DSL (Digital Subscriber Line) di più clienti e mette i segnali su una linea dorsale ad alta velocità utilizzando tecniche di multiplexing.
(Dynamic Spectrum Sharing)
Tecnologia che consente l'impiego sia del 4G LTE che del 5G NR nella stessa banda di frequenza e alloca dinamicamente le risorse di spettro tra le due tecnologie in base alla domanda dell'utente.
(Dual Tone Multi Frequency)
Sistema di trasmissione delle cifre di selezione verso la centrale telefonica, usato negli apparecchi telefonici a partire dagli anni '70; in precedenza le cifre di selezione erano trasmesse mediante impulsi generali dal cosiddetto "disco combinatore"
(Dense Wavelength Division Multiplexing)
Tecnologia che permette di riunire i segnali di dati provenienti da diverse fonti in modo che possano condividere una singola coppia di fibra ottica mantenendo allo stesso tempo la separazione completa dei flussi di dati.
(Enhanced Data rates for GSM Evolution)
L'EGPRS (Enhanced GPRS) è un'evoluzione dello standard GPRS per il trasferimento dati sulla rete cellulare GSM che consente maggiori velocità di trasferimento dei dati. Definita come generazione 2,75G, ha una velocità massima di circa 170 kbps.
(Extended Discontinuous Reception)
meccanismo che consente di estendere il tempo di DRX della tecnologia LTE ovvero il tempo in cui un dispositivo è in modalità "sleep". Tale meccanisco è utilizzato principalmente nei dispositivi IoT che necessitano di avere una durata delle batterie più elevata rispetto ai dispositvi tradizionali
Extremely high frequency
banda di frequenze radio nello spettro elettromagnetico da 30 a 300 GHz. Rispetto alle bande inferiori, le onde radio in questa banda hanno un'elevata attenuazione atmosferica e pertanto i segnali trasmessi in queste frequenze tendo a propagarsi meno rispetto ai segnali trasmessi a frequenze più basse. Le fequenze mmWave sono principalmente utilizzate per:
(enanched Mobile BroadBand)
Uno dei tre principali modelli 5G New Radio (NR) definiti dal 3GPP all'interno del progetto "Study on New Services and Markets Technology Enablers".
(Enterprise Mobility Management)
Tipologia di approccio che include le tradizionali funzionalità di sicurezza dell’MDM, focalizzate principalmente sulla gestione del dispositivo fisico, più una serie di funzionalità aggiuntive che si concentrano invece a garantire la sicurezza dei dati aziendali.
(Enterprise Service Bus)
sistema di comunicazione tra applicazioni software che interagiscono reciprocamente in un'architettura orientata ai servizi. Rappresenta un'architettura software per l'elaborazione distribuita ed è una variante speciale del modello client-server più generale, in cui qualsiasi applicazione può comportarsi come server o client. ESB promuove l'agilità e la flessibilità per quanto riguarda la comunicazione di protocollo di alto livello tra le applicazioni. Il suo utilizzo principale è nell'integrazione delle applicazioni aziendali di ambienti di servizi eterogenei e complessi
(embedded SIM)
Forma di SIM programmabile incorporata in un dispositivo. L’eSIM è una specifica globale della GSMA che consente il provisioning remoto dei profili di diversi operatori all’interno della SIM senza dover effettuare alcun tipo di modifica onsite.
(embedded Universal Integrated Circuit Card)
Forma di SIM programmabile incorporata direttamente in un dispositivo. L’eSIM è una specifica globale della GSMA che consente il provisioning remoto dei profili di diversi operatori all’interno della SIM senza dever effettuare alcun tipo di modifica onsite. Con il termine eUICC si intende il componente software della SIM che permette il provisioning dei profili.
eUICC Manufacturer
Termine utilizzato all'interno dello standard di provisioning di SIM remota di GSMA per descrivere il produttore di un eUICC o di una SIM incorporata.
(Federal Communication Commission)
Agenzia indipendente del governo degli Stati Uniti che regola le comunicazioni via radio, televisione, filo, satellite e cavo in tutti gli Stati Uniti
(Frequency division multiple access)
Metodo di accesso al canale utilizzato in alcuni protocolli ad accesso multiplo. Questo metodo consente a più utenti di inviare dati attraverso un singolo canale di comunicazione dividendo la larghezza di banda del canale in sotto-canali separati di frequenza non sovrapposti e assegnando ciascun sotto-canale a un utente separato.
(Fixed Satellite Services)
Definito ITU come un servizio di radiocomunicazione tra stazioni di terra in determinate posizioni, quando vengono utilizzati uno o più satelliti.
(Fiber To The Cabinet)
Tecnologia di accesso dove il collegamento in fibra arriva in una cabina esterna molto vicina alla sede dell'utente o al successivo armadio distributore (tipicamente entro 300 metri).
(Fiber To The Home)
Tecnologia di accesso dove il collegamento in fibra ottica raggiunge la singola unità abitativa.
(Fixed Wireless Access)
Sistemi di trasmissione sviluppati per sfruttare determinate frequenze dello spettro radio allo scopo di fornire servizi di connettività a Internet a banda larga con velocità di connessione nominali pari a 1 Gbps.
(Foreign eXchange Office)
Ingresso analogico di un dispositivo telefonico destinato al collegamento di una linea telefonica analogica tradizionale.
(Foreign eXchange Station)
Ogni dispositivo (ovvero uscita di un dispositivo) che genera un segnale di linea telefonica analogica.
Suite di servizi di cloud computing che funziona sulla stessa infrastruttura che Google utilizza internamente per i suoi prodotti per l'utente finale, come Google Search e YouTube.
Servizio di rete mobile 4G di tipo “LTE Advanced” con velocità di picco di 1 Gbps. Il primo servizio commerciale, lanciato da Telstra nel 2017, permette di raggiungere velocità fisica di picco di 97Mbps con aggregazione 4x4MIMO, 3CA (aggregazione di tre portanti) e modulazione 256QAM; la velocità teorica in uplink del servizio dichiarata da Telstra è di 150Mbps.
(Gigabit Passive Optical Network)
Tecnica di realizzazione della rete urbana in fibra che implementa una architettura punto-multipunto attraverso elementi di giunzione passivi (splitter) in modo da poter collegare più utenti in fibra con velocità fino a 1 GBps senza dover predisporre una singola linea fisica in fibra per ciascuno di essi verso il POP di attestazione.
(General Packet Radio Service)
Il primo sistema cellulare progettato specificatamente per realizzare un trasferimento dati a commutazione di pacchetto e a media velocità su rete cellulare per agganciarsi alla rete Internet.
(Global System for Mobile Communications)
Standard di telefonia cellulare di seconda generazione (2G), che ha sostituito il precedente TACS(1G).
Organismo commerciale che rappresenta gli interessi degli operatori di reti mobili in tutto il mondo con più di 1.000 membri tra operatori mobili e società operanti nell’ecosistema mobile.
(High Speed Packet Access)
Famiglia di protocolli per la telefonia mobile cellulare che estendono e migliorano le prestazioni dell'UMTS. Include l'HSDPA per la trasmissione dati in downlink (verso l'utente) e l'HSUPA per la trasmissione dati in uplink (verso la rete).
(Hybrid Cloud)
ambiente misto di elaborazione, archiviazione e servizi costituito da infrastruttura locale, servizi in cloud privato e un cloud pubblico con orchestrazione tra le varie piattaforme. L'utilizzo di una combinazione di cloud pubblici, elaborazione in locale e cloud privati nel data center significa disporre di un'infrastruttura cloud ibrida.
Infrastructure as a Service
Infrastructure as a Service (IaaS) è una forma di cloud computing che fornisce risorse di elaborazione virtualizzate su Internet. IaaS è una delle tre categorie principali di servizi di cloud computing, insieme a SaaS (Software as a Service) e PaaS (Platform as a Service). In un modello IaaS, un provider di cloud ospita i componenti dell'infrastruttura tradizionalmente presenti in un data center locale inclusi: server, hardware di archiviazione e di rete
(In Building Wireless)
Fornitura della copertura di rete all'interno degli edifici e delle abitazioni attraverso diverse modalità ad esempio: outside-in, standalone small cells, remote radio heads.
(International Business Exchange)
IBX è un marchio registrato di Equinix, e si riferisce alla rete di centri dati di co-locazione di Equinix progettata per proteggere i dati mission-critical dei clienti, con alta affidabilità, ridondanza, densità di potenza e sicurezza
(Integrated Circuit Card-Identity)
Identificatore univoco di un Subscriber Identity Module (SIM card) su un dispositivo mobile.
(International Mobile Subscriber Identity)
Identificativo univoco di una SIM a livello di reti internazionali.
(Internet of Things)
termine che indica una rete di oggetti fisici che possiedono al loro interno della tecnologia trasmissiva incorporata in grado di comunicare, rilevare e interagire con l'ambiente esterno. Il mercato IoT è in forte espansione:raggiungendo per la prima volta i 100 miliardi di dollari di entrate nel 2017. Alcune previsioni suggeriscono che questa cifra crescerà fino a circa 1,6 trilioni entro il 2025.
(Internet Protocol)
Protocollo di trasmissione dei dati su cui si basano tutti i servizi Internet pubblici e le reti private che vi si possono interfacciare.
(Indefeasible Right of Use)
Forma contrattuale che permette di acquisire l’utilizzo esclusivo, non ristretto e non revocabile di una parte di un sistema di telecomunicazione, di solito a lungo termine.
(Integrated Service Digital Network)
Sistema di telefonia per trasmettere voce e dati di qualsiasi tipo (testi, immagini, filmati) con tecnologia digitale su linee fisiche di accesso in rame.
(Issuer Domain Security Profile)
Entità sicura all’interno dell’eUICC che ha il compito di rappresentare l’operatore o l’SM-DP.
(Issuer Domain Security Root)
Entità sicura all’interno dell’eUICC che ha il compito di rappresentare SM-SR che esegue i comandi per l’abilitazione, disattivazione o cancellazione di un profilo all’interno della eSIM.
(integrated SIM)
Software eUICC che funziona in un'enclave sicura dedicata in un SoC per fornire servizi di SIM remota.
(Industrial, Scientific and Medical)
Nome assegnato dall'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) a un insieme di porzioni dello spettro elettromagnetico riservate alle applicazioni di radiocomunicazioni non commerciali, ma per uso industriale, scientifico e medico, da cui l'acronimo ISM (Industrial, Scientific and Medical)
(Internet Service Provider)
Fornitore di accesso Internet all’utente finale.
(ISDN user part)
Parte del sistema di segnalazione SS7 che è utilizzato per inizializzare una chiamata nella rete PSTN.
(Internet Telephony Service Provider)
Operatore che offre servizi telefonici basati su tecnologia VoIP, consentendo di effettuare chiamate tramite la rete Internet.
(International Telecommunicatins Union)
Agenzia internazionale del'ONU che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni e nell'uso delle onde radio.
(Interactive Voice Response)
Guida vocale che fornisce al chiamante le indicazioni necessarie alla selezione dell'interno desiderato o alla navigazione di menù personalizzabili.
(Internet Exchange)
struttura fisica attraverso la quale i fornitori di servizi Internet trasferiscono il traffico tra le loro reti utilizzando una connessione diretta, piuttosto che attraverso una rete di terzi. I vantaggi sono una riduzione dei costi, una minore latenza e un utilizzo più efficiente della larghezza di banda
Si parla di un collegamento L2 (di livello 2 nell'ambito del modello ISO/OSI) quando due terminazioni/sedi sono collegate mediante una linea diretta su cui non sono attestati apparati che gestiscono il routing (livello 3 del modello ISO/OSI).Salva
(Licensed Assisted Access)
Funzionalità che permette l’aggregazione di bande licenziate e non licenziate con l'utilizzo contemporaneo di LTE e frequenze libere (ad es. banda ISM).
(Least Cost Routing)
Funzione di instradamento automatico, in base alle prime cifre del numero selezionato, della connessione o dell'operatore più conveniente per effettuare una chiamata.
(Light Detection and Ranging o Laser Imaging Detection and Ranging)
tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser. In base al tempo impiegato dagli impulsi per tornare al sensore è possibile determinare con precisione posizione e distanza degli oggetti nello spazio circostante. Tale tecnologia consente quindi di ottenere informazioni tridimensionali sulle caratteristiche superficiali degli oggetti.
(Low Power Wide Area Network)
Tipo di reti di telecomunicazione senza fili ad ampio raggio progettate per consentire comunicazioni a lungo raggio a bassa velocità di bit tra gli oggetti interconnessi con requisiti restringenti di consumo energetico.
(Long Term Evolution)
Indica la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile cellulare, che introduce la quarta generazione, 4G. LTE è parte integrante dello standard UMTS, ma prevede numerose modifiche e migliorie. La massima velocità raggiungibile è di 150Mbps.
evoluzione della tecnologia LTE che corrisponde allo sviluppo delle Release 10/11/12 dello standard 3GPP. La caratteristica principale che distingue il LTE Advanced dall’ LTE è la capacità di offrire velocità più elevate, senza impatto sulle infrastrutture esistenti e sulla qualità del segnale.
(LTE Advanced)
Evoluzione di LTE, grazie all’introduzione della tecnica CA (Carrier Aggregation) che si basa sulla possibilità da parte degli operatori di aggregare, per quanto riguarda il downlink, frequenze differenti, di modo da aumentare le velocità di picco.
(LTE-Wi-fi Aggregation)
Funzionalità che permette l’aggregazione di bande licenziate e non licenziate con l’utilizzo contemporaneo di LTE e Wi-Fi.
Lightweight M2M
standard di comunicazione specificato da OMA (Open Mobile Alliance) appositamente per l’industria del M2M (machine-to-machine) e dell’ IoT (Internet of Thing). Studiato per eseguire la gestione remota, sia dal punto di vista di configurazione che applicativo, di una vasta gamma di dispositivi embedded
(Mobile Country Code)
Codice nazionale definito nell'ITU E.212 ("Land Mobile Numbering Plan") di tre cifre.
(Mobile Device Management)
Insieme di strumenti software che consentono di gestire, bloccare, controllare, criptare e far rispettare specifiche politiche sui dispositivi mobili attraverso una piattaforma centralizzata.
(Metro Ethernet Forum)
Consorzio internazionale senza scopo di lucro, dedicato alla standardizzazione di servizi di comunicazione in un ecosistema globale di reti automatizzate. Obiettivo principale: promuovere l'adozione di servizi di connettività sicuri e orchestrati
(Multi-Factor Authentication)
metodo di autenticazione che si basa sull'utilizzo congiunto di due metodi di autenticazione individuale
stile architettonico che struttura un'applicazione come una raccolta di servizi che sono:
L'architettura dei microservizi consente la consegna rapida, frequente e affidabile di applicazioni grandi e complesse.
(Multiple Input Multiple Output)
Metodo per moltiplicare la capacità di un collegamento radio utilizzando più antenne di trasmissione e ricezione per sfruttare la propagazione multipath.
(Machine Learning)
algoritmi sofisticati di apprendimento automatico che sfruttano diverse tecnologie (come il deep learning, le reti neurali e l'elaborazione del linguaggio naturale) per migliorare nel tempo le decisioni da prendere sulla base alle informazioni memorizzate nel tempo (apprendimento non supervisionato e supervisionato)
(massive Machine Type Communication)
Paradigma di comunicazione dominante nell'industria 4.0, nella sanità elettronica, nelle smart home e nelle smart city.
millimetre waves
spettro di frequenze compreso tra i 30 e i 300 GHz. Rispetto alle bande inferiori, le onde radio in questa banda hanno un'elevata attenuazione atmosferica e pertanto i segnali trasmessi in queste frequenze tendo a propagarsi meno rispetto ai segnali trasmessi a frequenze più basse. Le fequenze mmWave sono principalmente utilizzate per:
(Mobile Network Code)
Codice nazionale dell'operatore di due cifre.
Servizio ISDN che consente di avere due canali di conversazione con un unico numero telefonico; più linee mononumero ISDN possono essere affasciate per interfacciare un centralino privato (PABX) e offrire servizi di selezione passante (DISA).
(Multiprotocol Label Switching)
Protocollo che permette la realizzazione di reti IP private di grandi dimensioni su scala geografica, analoghe a Internet, ma completamente disgiunte e consegentemente affidabili per un uso aziendale o di gruppi di aziende in sicurezza
Message Queue Telemetry Transport
standard che definisce un protocollo di messaggistica leggero ed affidabile per il trasporto dei messaggi tra i device.Il protocollo utilizza TCP e IP rispettivamente per il livello di trasporto ed è basato sul paradigma publish/subscribe
(Multi Service Access Node)
Dispositivo normalmente installato all'interno di una centrale telefonica che connette le linee telefoniche di un abbonato alla rete e fornisce accesso telefonico, ISDN e larga banda.
(Mobile Station International Subscriber Directory Number)
Numero univocamente associato ad una una utenza / servizio di rete mobile, comprensivo del prefisso internazionale.
(Managed Service Provider)
Approccio di outsourcing delle attività di gestione e manutenzione con l'obiettivo finale di ottimizzare l'uso delle risorse e di ridurre i costi del cliente.
uso di più servizi di cloud computing e storage in un'unica architettura eterogenea. Questa tipologia di architettura che utilizza tipicamente due o più cloud pubblici e più cloud privati mira a eliminare la dipendenza da un singolo provider di cloud.
Tecnologia di trasmissione basata sul formato di frame Ethernet che fornisce una velocità di trasmissione superiore al 1 miliardo di bit al secondo (un gigabit) e regolati dallo standard IEEE 802.3
Servizio ISDN con numerazione multipla attraverso il quale il gestore fornisce fino a 7 numeri telefonici in aggiunta a quello fornito dal contratto base.
(Multi-user MIMO)
Insieme di tecnologie MIMO (Multiple-input e multiple-output) per la comunicazione senza fili, in cui un insieme di utenti o terminali senza fili, ciascuno con una o più antenne, comunicano tra loro.
(Mobile Virtual Network Operator)
Operatore di rete mobile virtuale, che eroga un servizio di rete mobile agli utenti finali senza possedere le licenze e l'infrastruttura, ma avvalendosi di servizi all'ingrosso di un operatore mobile (in Italia solo TIM, VODAFONE, WIND-TRE sono dotati di infrastrutture nazionali e offrono servizi all'ingrosso ai MVNO).
Nuova versione (3GPP Release 14) del NB-IoT che vede dei miglioramenti in termini di velocità della trasmissione dei dati e un incremento della dimensione massima dei pacchetti trasmessi.
(Next Generation Access Network)
Nuove modalità di accesso che prevedono l’utilizzo della fibra ottica nel tratto di collegamento utente - centrale operatore.
Next Generation Network)
Evoluzione delle reti di telecomunicazioni verso una tipologia di rete integrata nei servizi che consenta il trasporto di tutte le informazioni ed i servizi (voce, dati, comunicazioni multimediali) incapsulando le stesse in pacchetti IP.
(Network Service Provider)
azienda che offre un accesso diretto alla dorsale Internet agli ISP. Tra gli esempi di NSP vi sono le aziende di telecomunicazioni, i supporti dati e i fornitori di comunicazioni wireless
Dispositivo (borchia) posto a terminazione di una linea ISDN. E' dotato di un ingresso linea a cui viene collegata la linea telefonica proveniente o dall'esterno e da due uscite plug RJ-45 dove possono essere collegati solamente terminali ISDN puri (telefoni, modem, centralini ISDN).
Dispositivo (borchia) NT1 base dotato di un modulo adattatore che fornisce due ulteriori uscite RJ-11 per il collegamento di normali terminali analogici (telefoni, modem, fax, POS o centralini analogici).
(Other Alternative Operators)
operatori di rete in diretta concorrenza con il fornitore dominante dei servizi voce e dati. Il termine è stato adottato in sostituzione del termine OLO con il nuovo Codice delle Comunicazioni Elettriche per evidenziare come con l’evoluzione della normativa si sia passati da un regime di “licenze” a un regime di “autorizzazioni"
(Other Licensed Operator)
operatori di rete in diretta concorrenza con il fornitore dominante dei servizi voce e dati
(Over The Air)
tipologia di scambio dati che consente di scaricare informazioni all'interno di un dispositivo digitale attraverso tecnologie wireless. Tale tipologia di scambio dati è utilizzata ad esempio da tutti i dispositivi IoT remoti per effettuare gli aggiornamenti software.
(Optical Network Termination)
Apparato con alimentazione elettrica dedicata che in una linea fissa in Fibra si occupa esclusivamente di trasformare il segnale ottico in entrata in un segnale elettrico.
(PaaS)
Attività economica che consiste nel servizio di messa a disposizione di piattaforme di elaborazione (Computing platform) e di solution stack.
(Private Automatic Branch eXchange)
Centralino telefonico privato, sistema di commutazione privata che permettono la connessione di apparecchi telefonici tradizionali e/o telefoni ISDN o speciali o VoIP (i cosiddetti interni) tra loro e alle linee telefoniche pubbliche o ad altri PABX.
(Punto di Interconnessione)
Rappresenta il punto in cui un operatore diverso dall’ex incumbent si interconnette con la rete dell’incumbent.
Pannello per il collegamento dei cavi della rete telefonica interna al centralino.
(Passive Optical Network)
Rete ottica passiva (PON) è una tecnologia di telecomunicazione utilizzata per fornire fibra al consumatore finale, sia domestico che commerciale.
(Point of Presence)
interfaccia o un punto di demarcazione tra entità comunicanti come i vettori di telecomunicazioni o i fornitori di servizi Internet. In un data center di colocazione, i PoP saranno spesso situati in una Meet-Me Room
(Physical Random Access Channel)
Canale fisico condiviso utilizzato dai terminali wireless per accedere alle reti mobili (TDMA / FDMA e rete basata su CDMA) per la configurazione delle chiamate e la trasmissione di dati bursty.
Reti private LTE / 5G basate su spettro condiviso e senza licenza interessanti sia per gli operatori di reti mobili (MNO) sia per i fornitori di infrastrutture che valutano le opportunità di costruire reti su misura per una vasta gamma di applicazioni aziendali e industriali.
Power Saving Mode
modalità di risparmio energetico progettata per aiutare i dispositivi IoT a conservare la potenza della batteria e potenzialmente raggiungere una durata di 10 anni. Tale tecnologia consente di lasciare il dispositivo in uno stato di risparmio energetico durante i periodi di inattività evitando in questo modo di effettuare le procedure di "spegnimento" e "riaccensione" dei moduli radio che risultano essere le più dispendiose dal punto di vista del consumo energetico.
(Public Switched Telephone Network)
Rete telefonica pubblica commutata - indica la normale rete telefonica generale collegata via cavo con modalità analogica.
(Public Cloud)
un cloud pubblico risiede nel data center di un fornitore di servizi e il fornitore è responsabile di tutta la gestione e la manutenzione. Questo riduce i costi e migliora la scalabilità, tuttavia la sicurezza può essere meno robusta di una soluzione di cloud privato
(Power Usage Effectiveness)
Misura quanto è efficiente un centro di calcolo, o data center, nell'usare l'energia elettrica che lo alimenta.
(Random-Access Channel)
Canale condiviso utilizzato dai terminali wireless per accedere alla rete mobile (TDMA / FDMA e rete basata su CDMA) per la configurazione delle chiamate e la trasmissione di dati a raffica.
(Rack)
struttura con telaio metallico che contiene e consente di organizzare una pila verticale di hardware di rete e server, compresi router, switch, punti di accesso, dispositivi di memorizzazione e modem
(Radio Access Network)
Porzione della rete mobile che concettualmente risiede tra un terminale (smartphone) e la parte di core network.
Rich Communication Services
protocollo per la messaggistica “Rich Media” sulle reti degli operatori telecom, che prevede funzionalità avanzate come la condivisione di foto e video ad alta risoluzione, indicazioni geografiche su mappa e condivisione della posizione, l’invio di messaggi vocali, la possibilità di aggiungere e rimuovere membri alle chat di gruppo
L'insieme dei servizi telefonici tradizionali (RTG), digitali (ISDN) e di nuova generazione (telefonia IP).
Connettore standardizzato (RJ sta per Registered Jack) a 4 posizioni o contatti, utilizzato per le linee telefoniche analogiche e i telefoni di base tradizionali (non ISDN e non VoIP).
Connettore standardizzato (RJ sta per Registered Jack) a 8 posizioni o contatti, per i collegamenti interni ISDN, le porte di rete locale e i telefoni IP.
(Radio Local Area Networks)
Tecnologie radio utilizzate per connettere i dispositivi personali come laptop o smartphone ad internet utilizzando principalmente le bande di frequenza a 2,4 e 5 GHz.
(Software as a Platform)
modello di distribuzione del software in cui un provider di terze parti ospita le applicazioni e le rende disponibili ai clienti su Internet. SaaS è una delle tre principali categorie di cloud computing, insieme a Infrastructure as a Service e Platform as a Service (IaaS e PaaS)
(Security As a Service Edge)
Architettura di offerta di funzionalità convergenti di sicurezza e networking per un ambiente di lavoro mobile e globale che si affida ad applicazioni e dati cloud
(Session Border Controller)
Elemento di rete distribuito utilizzato per proteggere le reti VoIP (Voice over Internet Protocol) basate su SIP. Elemento normalmente utilizzato e posizionato al confine tra due reti di provider diverse
(Synchronous Digital Hierarchy)
protocollo di livello fisico, ossia di trasporto, usato per la multiplazione a divisione di tempo e la successiva trasmissione digitale di telefonia e dati in reti di telecomunicazioni geografiche (WAN) su fibra ottica, cavo elettrico o ponte radio.
(Software Defined Interconnection)
Soluzioni software che consentono la creazione di interconnessioni definite e interamente gestite dal software per raggiungere fornitori SaaS, partner commerciali e communication provider.
(Spatial Division Multiple Access)
Metodo di accesso al canale basato sulla creazione di "parallel spatial pipes" (corispondenti a fasci di segnale focalizzati) che si basa sull'utilizzo di particolari tipologie di antenne (smart antennas).
Software Defined Radio
tecnologia in via di sviluppo che permette di costruire apparati radio non più strettamente realizzati come puro hardware, ma basati, ovvero "definiti" in software, in particolare per gestire le funzioni di modulazione e demodulazione dei segnali e, se possibile, di configurazione dell'hardware
(Short Range Device)
Dispositivo trasmettitore a radiofrequenza utilizzato nelle telecomunicazioni per la trasmissione di informazioni, che ha una bassa capacità di causare interferenze dannose ad altre apparecchiature radio.
Test
Servizio che consente di raggiungere direttamente un interno della centrale digitando (dall'esterno) un numero radice seguito dal suffisso dell'interno desiderato. Vedi: DISA
Forniscono connettività di rete su circuiti a corto e lungo raggio di terminazione su infrastrutture locali in fibra o in rame. Le tipologie di connessioni sono definite e standardizzate dal MEF.
(Small Form-factor Pluggable)
Formato di ricetrasmettitore multi-source tuning (MSA) destinato a produrre un fattore di forma comune per la trasmissione ad alta velocità di segnali digitali.
Security Information & Event Management.
(Sub Loop Unbundling)
Servizio che consiste nella fornitura dell'accesso alla sottorete locale in rame di Telecom Italia, ossia al tratto di rete tra la sede dell'utente e l'armadio di distribuzione o un punto di concentrazione intermedio
Termine che indica array di antenne con algoritmi di elaborazione intelligente del segnale utilizzati per identificare le "firme del segnale spaziale", come la direzione di arrivo del segnale, e utilizzarli per calcolare i vettori di beamforming che vengono utilizzati per tracciare e localizzare il raggio dell'antenna del dispositivo mobile/target.
(Subscription Manager Data Preparation)
Entità standardizzata dalla GSMA che gli operatori utilizzano per crittografare in modo sicuro le proprie credenziali di operatore pronte per l'installazione via etere all'interno dell' eSIM.
(Subscription Manager Secure Routing)
Entità standardizzata dalla GSMA che consente di gestire da remoto i profili degli operatori inseriti all'interno dell'eSIM.
Simple Network Management Protocol
Simple Network Management Protocol (SNMP) è un protocollo di rete senza connessione definito dalla IETF Internet Engineering Task Force) e consente di uniformare la configurazione, gestione e il monitoraggio di apparati collegati in una rete dati per tutti gli aspetti di gestione tecnica (management).
(System on a Chip)
Circuito integrato che integra tutti o la maggior parte dei componenti di un computer o altro sistema elettronico.
(Service Provider)
fornitori che offrono una serie di servizi ad altre imprese. I servizi possono includere il networking, le comunicazioni, la consulenza legale, la consulenza, l'archiviazione dei dati, la gestione, la manutenzione e altro ancora
(Synchronous Transport Module)
Rappresenta l’unità base della trama SDH che opera a 155 Mbit per secondo.
(Single-User MIMO)
Tecnologia multitrasmettitore e ricevitore per la comunicazione wireless che alloca la larghezza di banda di un punto di accesso wireless a un singolo dispositivo.
(Total Access Communication System)
Sistema standardizzato di telefonia cellulare di prima generazione, ovvero 1G. Sostituito negli anni ‘90 dal GSM (2G), è stato dismesso completamente nel 2005.
(Telephony Application Programming Interface)
Interfacce che permettono l'integrazione della telefonia con applicazioni automatizzate
Transmission Control Protocol
protocollo di rete a pacchetto di livello di trasporto che si occupa del controllo della trasmissione. L'obiettivo è rendere affidabile la comunicazione dei dati in rete tra chi trasmette e che riceve l'informazione
(Time Division Multiplexing)
Tecnica di base per la gestione dei servizi telefonici che si basa sulla condivisione dei canali trasmissivi a divisione di tempo; si parla di servizi TDM per distinguere la fornitura dei servizi con interfacce tradizionali (ISDN PRI, ISDN BRI e lineee analogiche RTG) da quelli con interfacce IP dove la condivisione dei canali trasmissivi avviene con tecniche a pacchetto.
(Time Division Multiple Access)
Tecnica di multiplazione numerica in cui la condivisione del canale è realizzata mediante ripartizione del tempo di accesso allo stesso da parte degli utenti.
(Unified Communications As a Service)
Modello di servizio in cui i provider forniscono diverse applicazioni o servizi software di telecomunicazione o di comunicazione, generalmente attraverso la rete IP globale.
(Unified Endpoint Management)
Sistemi EMM progettati per gestire sulla stessa piattaforma e in modo sicuro dispositivi mobili, computer portatili/fissi, stampanti e dispositivi IoT.
(User Interface)
Spazio in cui si verificano interazioni tra uomo e macchina.
(Unbundling Local Loop)
Servizio all’ingrosso che consiste nell'affitto da parte degli operatori del cosiddetto "ultimo miglio" della rete di accesso di Telecom Italia, ossia del collegamento in rame tra la sede dell'utente e la centrale telefonica più vicina; con la progressiva sostituzione della rete primaria in rame conseguente allo sviluppo dei servizi FTTC, viene progressivamente affiancato dai servizi SLU e VULA.
(Universal Mobile Telecommunications System)
Successore di terza generazione (3G) del GSM che utilizza l'interfaccia di trasmissione W-CDMA e le infrastrutture del GSM.
(Unlicensed National Information Infrastructure)
Spettro radio definito tra i 5–6 GHz utilizzato dai dispositivi IEEE 802.11a e da molti ISP wireless.
(Ultra-Reliable Low-Latency Communication)
Nuova categoria di servizi in 5G per soddisfare i servizi e le applicazioni emergenti con requisiti rigorosi di latenza e affidabilità.
(Unstructured Supplementary Service Data)
Tecnologia di comunicazione GSM utilizzata per inviare testo tra un telefono cellulare e un programma applicativo nella rete
(Ultra Wide Band)
Tecnologia radio che può utilizzare un livello di energia molto basso per comunicazioni a corto raggio e ad alta larghezza di banda su un'ampia porzione dello spettro radio.
(Vehicle to Infrastructure)
Modello di comunicazione che consente ai veicoli di scambiare informazione con l'infrastruttura stradale come segnaletica e semafori.
(Vehicle-to-Pedestrian)
Modello di comunicazione che consente ai veicoli di scambiare informazione con i pedoni.
(Vehicle to Vehicle)
Reti di computer in cui i veicoli e le unità lungo la strada sono i nodi comunicanti che si forniscono reciprocamente informazion quali avvisi di sicurezza e informazioni sul traffico.
(Virtual Circuit)
Tecnologia per trasportare i dati su una rete a commutazione di pacchetto in modo tale che appaia come se ci fosse un collegamento fisico dedicato tra il sistema di origine e quello di destinazione di questi dati.
(Very high Speed Digital Subscriber Line)
Tecnologia che consente di trasformare la normale linea telefonica in un collegamento dati a banda ultra larga (oltre 30Mbps down / 3Mbps up), tanto da essere commercialmente equiparato a un servzio in fibra ottica.
(Virtual Machine)
Un sistema operativo "guest" come Linux o Windows è in esecuzione su un sistema operativo host e ha accesso virtualizzato all'hardware sottostante.
(Voice over IP)
Evoluzione del servizio telefonico tradizionale che si basa sul trasporto della voce su linea dati con protocollo IP permettendo nuove funzionalità e maggiore economicità dei servizi.
(Voice over LTE)
Evoluzione del servizio telefonico tradizionale che si basa sul trasporto della voce su linea dati con protocollo IP su rete mobile 4G / LTE permettendo maggiori servizi e ottimizzazione delle infrastrutture agli operatori di rete mobile.
(Voice over WiFi)
Termine generalmente utilizzato per descrivere la fornitura di servizi di telefonia utilizzando le tecnologie Voice over IP (VoIP) da dispositivi mobili connessi tramite Wi-Fi.
(Virtual Private Network)
Tecnologia che permette di estendere una rete privata su una rete pubblica e consente agli utenti di inviare e ricevere dati su reti condivise o pubbliche come se i loro dispositivi informatici fossero direttamente collegati alla rete privata.
(Virtual Routing and Forwarding)
Prestazione che permette la coesistenza di diverse tabelle di indirizzamento all'interno dello stesso router e quindi la gestione nell'ambito di una unica rete fisica IP di più reti logicamente distinte e segregate, nelle quali solo i nodi configurati come appartenenti alla medesima VRF possono parlare tra loro.
(Virtual Unbundled Local Access)
Servizio BITSTREAM fornito a livello di centrale locale che consente un sufficiente controllo da parte dell'operatore alternativo, anche da remoto, della linea di accesso al cliente. La consegna del traffico all’Operatore avviene unicamente a livello di Centrale sede OLT.
(Wide Area Network)
Rete di trasmissione dati che si sviluppa a livello geografico, indipendentemente dal protocollo o dai protocolli utilizzati.
(Wireless Access Point)
Dispositivo hardware o un nodo configurato su una rete locale (LAN) che consente ai dispositivi wireless e alle reti cablate di connettersi attraverso uno standard wireless.
(Wireless Access Policy for Electronic Communications Services)
direttiva CE sui servizi di comunicazione elettronica senza fili e sull'assegnazione delle frequenze
(Wireless Body Area Network)
Rete wireless di dispositivi informatici indossabili che possono trovarsi nei vestiti, sul corpo o sotto la pelle di una persona.
(Wideband Code Division Multiple Access)
Indica una particolare tecnologia di accesso multiplo al canale radio per reti cellulari di terza generazione, ovvero 3G. Il W-CDMA è il protocollo di trasmissione usato dal sistema giapponese FOMA e dall'UMTS, il sistema di terza generazione (3G) sviluppatosi come evoluzione delle reti 2G GSM diffuse, al di fuori del Giappone e degli Stati Uniti, in quasi tutto il mondo.
(Wavelength Division Multiplexing)
Tecnica di multiplazione utilizzata per il trasporto di segnali ottici. Il concetto è simile alla modulazione di frequenza ma applicato ai segnali ottici e quindi alle lunghezze d’onda. Sulla stessa fibra ottica utilizzo diverse portanti a diversa lunghezza d’onda, una per ogni canale.
(WiFi 6)
nuova generazione del WiFi in grado di fornire una serie di nuove caratteristiche e funzionalità progettate per garantire prestazioni di rete complessive più efficienti, soprattutto in aree affollate.
(Wireless Personal Area Network)
Rete wireless personale a breve distanza per l'interconnessione di apparecchi che si concentrano sullo spazio di lavoro di una persona.
(Digital Subscriber Lines)
Famiglia di tecnologie che vengono utilizzate per trasmettere dati digitali su linee telefoniche.
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